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Gli scritti inediti qui presentati sono in parte conosciuti dai praticanti bioenergetici come le 'monografie di Lowen'. Si tratta di una raccolta emblematica, che copre l'arco di vent'anni di ricerca, dal 1962 al 1982, colmando una grossa lacuna nella letteratura bioenergetica. Vi vengono infatti discussi e sviscerati tutti i temi fondanti del pensiero loweniano: il rapporto tra stress e malattia, il piacere in relazione al corpo, il rapporto tra respiro e movimento e tra pensiero e sentire, il legame tra volontà di vivere e voglia di morire, l'aggressività e l'orrore. Nella vastità degli argomenti trattati, due temi spiccano per centralità e profondità di analisi: la relazione tra sesso e personalità e il valore ineludibile che ha l'autoespressione per la salute e la guarigione psicocorporea. Tutto ciò che inibisce o rende difficoltosa l'espressione di sé è, nell'ottica bioenergetica, fonte di stress e di possibile malattia: l'emozione che non può essere espressa si trasforma in tensione per i muscoli che dovrebbero essere coinvolti nella sua espressione. La grande intuizione che Lowen, partendo da Freud e passando per Reich, ha sviluppato in modo del tutto innovativo è proprio il rapporto diretto tra inibizione e tensione: tale rapporto è talmente stretto che è possibile valutare e riconoscere quali emozioni e impulsi siano stati inibiti in una persona soltanto studiando le sue tensioni muscolari.